In questa sezione scoprirai gli elementi fondamentali per gestire correttamente i conti bancari e le operazioni finanziarie nel gestionale Paciolo. Approfondiremo cosa sono e a cosa servono codici come IBAN, SIA e CUC, e come utilizzare strumenti pratici come la Prima Nota e i servizi bancari digitali in ottica Open Banking.

L’IBAN: il codice delle coordinate bancarie

L’IBAN (International Bank Account Number) è un codice internazionale che identifica in modo univoco un conto bancario.
In Italia è composto da 27 caratteri alfanumerici che rappresentano:

  • Il Paese di appartenenza del conto
  • La banca presso cui è attivo
  • Il numero di conto corrente

Questo codice è fondamentale per eseguire o ricevere pagamenti in sicurezza, soprattutto in ambito SEPA (area unica dei pagamenti in euro).

Il codice SIA: per i flussi bancari telematici

Il codice SIA è formato da 5 caratteri alfanumerici (una lettera seguita da quattro numeri).
Deve essere richiesto alla propria banca, ed è utilizzato per identificare l’azienda nei flussi interbancari, come ad esempio:

  • Invio telematico di bonifici
  • Addebiti diretti
  • Operazioni bancarie automatizzate

Questo codice viene generalmente assegnato quando si attiva un collegamento telematico diretto tra l’azienda e la banca.

 Il codice CUC: per operazioni bancarie evolute

Il CUC (Codice Univoco Cliente) è strettamente legato al codice SIA ed è composto da 8 caratteri alfanumerici.

Anche in questo caso va richiesto alla propria banca, e viene utilizzato per i flussi finanziari, soprattutto in presenza di cambi banca o gestione multi-istituto.

Il CUC è essenziale per tutte le attività di Remote Banking e nei sistemi di gestione multi-bancaria, in quanto garantisce l’univocità delle operazioni dispositive e informative in ambito interbancario.

 La Prima Nota: cos'è e a cosa serve

La Prima Nota è uno strumento contabile che consente di annotare in modo cronologico tutte le operazioni economiche e finanziarie di un’attività.

Anche se non è un documento obbligatorio per legge, è molto utile per:

  • Redigere il Libro Giornale (obbligatorio per imprese in contabilità ordinaria)
  • Tenere sotto controllo il flusso di cassa
  • Evitare errori dovuti alla mancata registrazione di spese o incassi

È consigliato aggiornarla quotidianamente o settimanalmente, per evitare sovraccarichi di dati e dimenticanze.

Come compilare correttamente la Prima Nota

Molti si chiedono quali operazioni vadano registrate. Ecco un elenco di quelle più comuni:

  • Incasso di una fattura
  • Incasso dei corrispettivi giornalieri
  • Pagamento di una fattura di acquisto
  • Pagamento di stipendi
  • Spese aziendali (affitto, bollette, assicurazioni, ecc.)
  • Accrediti di finanziamenti
  • Versamenti e prelievi da conti bancari
  • Prelievi tramite bancomat
  • Pagamento di modelli F23/F24
  • Pagamento di imposte e tasse
Account Servicing Payment Service Providers (ASPSP)

Nel contesto dell’Open Banking, gli ASPSP sono gli enti che forniscono servizi bancari tramite accesso online ai conti correnti.
In Europa se ne contano oltre 4.000, e rappresentano un pilastro dell’evoluzione digitale nei pagamenti.

Nel 2021, il settore ha registrato oltre 2 miliardi di euro in acquisizioni, a conferma di un trend in forte crescita.

Secondo gli studi sullo sviluppo delle API bancarie, il 63% delle oltre 2.400 API analizzate si basa su:

  • AIS (Account Information Service): servizi per accedere ai dati del conto
  • PIS (Payment Initiation Service): servizi per avviare pagamenti direttamente da app o siti

In crescita anche API dedicate a investimenti, prestiti e assicurazioni.

Anche l’Italia continua ad avanzare nel proprio percorso di integrazione con l’Open Banking, favorendo trasparenza, interoperabilità e innovazione nei servizi finanziari.